In patologia, un tumore (dal latino tumor, «rigonfiamento») o neoplasia (dal greco néos, «nuovo», e plásis, «formazione») è, nella definizione dell'oncologo R.A. Willis, «una massa abnormale di tessuto che cresce in eccesso e in modo scoordinato rispetto ai tessuti normali, e persiste in questo stato dopo la cessazione degli stimoli che hanno indotto il processo», definizione accettata a livello internazionale.
La crescita incontrollata e scoordinata, a scapito dell'omeostasi tissutale, di un gruppo di cellule è determinata da alterazioni del loro proprio patrimonio genetico, ed è alla base di una vasta classe di malattie, classificate per diverse caratteristiche, ma principalmente in tre modi:
secondo il tipo istologico originario delle cellule proliferanti, principalmente in tumori epiteliali, mesenchimali, delle cellule del sangue o del tessuto nervoso; secondo l'aggressività e il decorso clinico previsto, in tumori benigni (non cancerosi) e tumori maligni (cancerosi, o cancro); secondo la stadiazione tumorale, o Classificazione TNM, per quanto riguarda i tumori maligni.
I tumori maligni degli epitelî, detti carcinomi, sono la categoria più frequente di cancro. La classe neoplasie[3], da definizione ICD-10, costituisce una delle principali cause di morte nei Paesi sviluppati. In Italia, per esempio, nel 2007[4] sono morte 572.881 persone: 224.311 per cause riconducibili al sistema cardiovascolare, e 171.625 a causa di tumori (in massima parte maligni); in quest'ultimo gruppo, le patologie più diffuse sono stati i tumori maligni del sistema respiratorio (soprattutto carcinoma del polmone; 34.610 morti), il carcinoma del colon-retto (18.349), della mammella (12.050), dello stomaco (10.522), oltre ai tumori maligni (generalmente non epiteliali) del sistema immunitario (13.880 morti).
Con il termine carcinoma si identifica in medicina un tumore maligno[1] di origine epiteliale.[2] Cioè una neoplasia (formazione patologica di nuove cellule)[3] maligna (che tende ad infiltrare i tessuti circostanti e a dare origine a metastasi)[2] che dal punto di vista istologico risulta derivare da un qualunque tessuto epiteliale, sia esso tessuto di rivestimento (mucose, pelle) o ghiandolare.[2] [4]
Qualora interessi gli epiteli ghiandolari si parla di adenocarcinoma.[5]
Il carcinoma è un tipo istologico di tumore (una neoplasia epiteliale maligna); è dunque errato usare tale termine, come spesso accade, quale sinonimo di cancro.
I tumori, nonostante il meccanismo generale di origine sia unico, possono manifestare una gamma molto vasta di evoluzioni e sintomatologie. In tutti però è costante un aumento del numero di cellule cancerose, dovuto alla maggiore velocità di riproduzione cellulare, per cui un maggior numero di cellule tumorali si moltiplica ed un minor numero di esse muore, mentre quelle che sopravvivono continuano a moltiplicarsi. Di solito la crescita di un tumore segue una legge geometrica: è molto lenta all'inizio, ma accelera all'aumentare della massa del tumore. La dimensione critica di un tumore è di circa 1 centimetro cubico: raggiunta tale dimensione il tumore inizia a crescere molto velocemente e a dare luogo ai primi sintomi, e diventa rilevabile con visite mediche e analisi (marker tumorali presenti nel sangue); spesso però i sintomi iniziali vengono ignorati o sottovalutati. La neoplasia può avere origine benigna o maligna a seconda delle caratteristiche delle cellule neoplastiche. In particolare si chiama cancro quando ha caratteristiche infiltranti (cioè si infiltra negli organi adiacenti), aspetto morfologico molto dissimile dalla cellula di base e presenta la caratteristica di recidivare molto spesso dopo resezione chirurgica. Si definisce invece tumore quando ha caratteristiche non infiltranti ma espansive (provoca quindi dolore da compressione), aspetto morfologico non molto dissimile dalla cellula di base e presenta un basso tasso di recidiva dopo asportazione chirurgica. Il termine tumore, che letteralmente significa tumefazione, è stato coniato sulla base dell'aspetto macroscopico della maggior parte dei tumori che si presentano molto frequentemente, ma non sempre, con una massa rilevante sul sito anatomico di origine. Il termine neoplasia, che letteralmente significa nuova formazione, è sinonimo del precedente ma prende in considerazione, più che l'aspetto esteriore della massa, il contenuto cellulare della stessa che è costituito da cellule di "nuova formazione".
Infine il termine cancro (granchio) è stato coniato sulla base dell'osservazione che le cellule neoplastiche nel corso della loro moltiplicazione formano propaggini che avvinghiano le cellule normali vicine e le distruggono, così come il crostaceo fa con le sue chele nei riguardi della preda. La branca della medicina che si occupa di studiare i tumori sotto l'aspetto eziopatogenetico, diagnostico e terapeutico è definita oncologia. Terapie: Le tecniche utilizzate sono: • la chirurgia • la radioterapia • Si tratta di una pratica medica decisamente consolidata e di comprovata efficacia, ma che ha controindicazioni nei potenziali pericoli dovuti all'impiego delle stesse radiazioni ionizzanti, nei possibili danni da radiazioni e nella probabilità che le stesse inducano l'insorgenza di secondi tumori. • la chemioterapia • non esistono chemioterapici in grado di agire in modo esclusivo sulla massa tumorale, e di non presentare effetti collaterali su altri tessuti dell'organismo. L'isomero cis-platino non è in grado di distinguere le cellule cancerose dalle sane e colpisce indiscriminatamente tutte le cellule che incontra. Ha quindi un effetto tossico non insignificante. Inoltre, un paziente soggetto alla chemioterapia rischia di assuefarsi al farmaco, cosicché, dopo un certo periodo di somministrazione, questo non abbia più effetto, può poi causare depressione, continui attacchi di nausea e vomito, nonché perdita dell'udito. L'efficacia del cisplatino e di altri trattamenti chemioterapici risulta amplificata[1] anche dall'associazione con trattamenti[2] di ipertermia oncologica. Nell'aprile del 2007 un gruppo di ricercatori della Southwestern University di Dallas ha pubblicato uno studio secondo il quale disattivando 87 geni umani l'efficacia della chemioterapia aumentava in misura notevole. Se la ricerca dovesse dimostrarsi vera anche in vivo si potrebbero ridurre in maniera sostanziale gli effetti indesiderati della chemioterapia mantenendo nel contempo l'effetto curativo[3].ciazione con trattamenti[2] di ipertermia oncologica. • • l'ormonoterapia • La terapia ormonale è una delle più utilizzate modalità di trattamento medico dei tumori. Gli ormoni vengono utilizzati in particolare per le neoplasie agli organi più sensibili ad essi, come il seno nella donna e la prostata nell'uomo, soprattutto in seguito all'intervento chirurgico per eliminare eventuali cellule rimaste ed evitare la formazione di metastasi. • Attualmente la terapia si basa principalmente su derivati del testosterone e antiormoni, soprattutto di antiestrogeni nel caso della donna. La terapia ormonale è usata anche per trattare neoplasie all'endometrio (utero), leucemie e linfomi. • la immunoterapia • l'ipertermia • L' ipertermia oncologica, detta anche ipertermia capacitiva, è impiegata con profitto nella cura dei tumori e consiste nel riscaldare[1] in profondità uno o più organi malati. L'operazione si compie con una macchina in grado di emettere onde radio di adeguata potenza a frequenze che garantiscono una penetrazione efficace nel corpo umano (circa 13,5 MHz). Le onde radio, per effetto di Foucault, producono un riscaldamento dei tessuti attraversati dalla radiofrequenza. Le cellule tumorali, meno attrezzate a causa delle loro aberrazioni a smaltire il calore in eccesso, raggiungono durante il trattamento temperature tra i 42 °C ed i 43 °C. Questo le porta all'apoptosi.
• altre tecniche (termodistruzione con radiofrequenze; alcoolizzazione; crioterapia; embolizzazione e chemioembolizzazione), in genere appannaggio della radiologia interventistica. La criochirurgia è un tipo di chirurgia fondato sull'impiego di temperature estremamente basse per distruggere tessuti anormali o malati. Crio deriva dal greco antico k'yos e significa freddo o ghiaccio. [1] Solitamente s'impiega azoto liquido alla temperatura di -196 °C. In dermatologia la criochirurgia è oggi largamente impiegata per numerosi motivi: non richiede solitamente anestesia, non determina solitamente la comparsa di cicatrici e non richiede medicazioni difficoltose né lunghi periodi di recupero dopo i trattamenti. La patologia che più spesso viene trattata con criochirurgia è rappresentata dalle verruche, ma l'impiego di questa pratica può essere esteso a molte altre patologie dermatologiche. L'embolizzazione è una procedura non-chirurgica, minimamente invasiva, di radiologia interventistica. Consiste nell'occlusione selettiva di vasi sanguigni grazie all'introduzione di emboli. Si utilizza principalemnte per occludere una arteria a monte di una emorragia o per eliminare l'apporto di sangue verso una zona tumorale, creando una necrosi nella neoplasia. Video
Lumea fara cancer - vitamina B17 Vitamina B17 – previne și tratează cancerul! Pancreasului i se atribuie funcţia de a ţine în frâu procesul necontrolat de înmulţire a celulelor în corpul uman, adică cancerul. Ce se întâmplă atunci când pancreasul nu funcţionează normal și nu poate lupta efectiv cu celulele cancerigene? Are natura și pentru astfel de cazuri o soluție? Pentru cei ce cred în teoria trophoblast a cancerului răspunsul este simplu și … pozitiv: DA! Soluţia este așa-numita Vitamină B17, cunoscută și sub denumirea de Amygdalin sau Laetril. Nu încercaţi să găsiţi în cărţile de medicină informații despre această vitamină. De ce? Fiindcă nu este recunoscută de medicina oficială… De ce? Bună întrebare… Și totuși, cum poate Vitamina B17 lupta împotriva cancerului?
Luke Piggott, un student la medicină şi jucător de hochei în acelaşi timp, a reuşit să găsească un leac pentru cancerul la sân.
Studentul la Universitatea Cardiff a folosit în experimentele sale substanţa TRAIL, care nu a mai fost folosită până acum în încercarea de tratare a cancerului la sân. Luke a descoperit cădrogul ucide o proteină (c-FILP), care dă celulelor stem rezistenţă la medicaţie. Folosind această metodă, el a reuşit, în laborator, să omoare 98% din tumorile secundare.
Cu toate acestea, tânărul nu vrea să renunţe nici la cariera lui în hochei, deoarece contractul îi permite să continue şi cercetarea în medicină, precizează dailymail.co.uk.
NOTA: Come esaminare una presunta testimonianza di guarigione con cure non riconosciute. Richiedere documentazione sul caso. Non limitarsi alla "testimonianza a voce": spesso non è completa, la stessa persona potrebbe essere stata truffata, si potrebbe trattare di complici. Chi ha avuto la fortuna di guarire da un cancro non ha nessun problema a dimostrare come è guarito. Sospettate di chi non fornisce documentazione completa. I documenti principali sono:
1) Diagnosi di neoplasia maligna: essenzialmente tramite due mezzi, esami radiologici (TAC, ECO, Radiografie) ed esame istologico che diagnostica un tumore maligno. La diagnosi di tumore maligno (cancro) si effettua solo tramite esame istologico (se impossibile preventivamente, almeno a posteriori).
2) Assicurarsi che prima dell'utilizzo del bicarbonato di sodio non ci siano altri interventi medici (operazioni, chemio, radioterapia). Se sono presenti indicarne il tipo ed i particolari dell'intervento (cosa è stato asportato).
3) Ulteriori esami diagnostici che dimostrino la scomparsa del tumore: Esami radiologico (TAC, ECO, radiografie).
Chiedere l'esatta sequenza degli avvenimenti.
Questa è la documentazione minima. Ulteriori esami e documenti sono naturalmente utili a migliorare l'analisi del caso.
Sono a disposizione per analizzare qualsiasi caso di malattia neoplastica "trattata" da Tullio Simoncini con il relativo esito. (solo se corredato da documentazione completa).
Se autorizzato (con autorizzazione scritta o tramite posta elettronica certificata) dagli interessati pubblicherò in questo spazio gli esiti di eventuali casi a me pervenuti per l'analisi. Per qualsiasi informazione contattarmi al mio indirizzo mail: [wewee1@hotmail.it] (togliere le parentesi quadre dall'indirizzo).
Questa pagina è aggiornata e modificata periodicamente. Ultima modifica 28/04/12.
Pfizer Inventors Recognized for Discovering Biomarker-Based Lung Cancer Treatment WASHINGTON, Nov. 29, 2011 /PRNewswire-USNewswire/ -- Intellectual Property Owners Education Foundation will present the 38th Annual National Inventor of the Year Award on December 5, 2011, in a ceremony at the Smithsonian American Art Museum and National Portrait Gallery, to a team of inventors from Pfizer Inc. The remarkable group of scientists will be honored for their development of Xalkori® (crizotinib), the first new drug approved for lung cancer in the U.S. in more than six years. It was approved by the U.S. Food and Drug Administration in late August of this year under the agency's accelerated approval program.
Xalkori® represents a shift in lung cancer treatment, moving away from a one-size-fits-all approach toward personalized therapy.It is indicated for the treatment of patients with locally advanced or metastatic non-small cell lung cancer (NSCLC) that has a genetic aberration called anaplastic lymphoma kinase (ALK) as detected by FDA-approved test. This indicated is based on response rate. There are no data available demonstrating improvement in patient reported outcomes or survival with Xalkori®.
Lung cancer is responsible for more deaths each year worldwide than any other type of cancer. NSCLC accounts for about 85 percent of lung cancer cases. Current estimates indicate that in the United States, approximately 3-5 percent, or 6,500 to 11,000 patients with non-small cell lung cancer, carry this genetic aberration and may be candidates for the drug. Xalkori® works by inhibiting the protein produced by the ALK gene.
Xalkori® was developed at Pfizer's La Jolla, California research labs by a team spearheaded by Dr. J. Jean Cui, along with Lee Andrew Funk, Lei Jia, Pei-Pei Kung, Jerry Meng, Mitchell Nambu, Mason Allen Pairish, Hong Chen, and Michelle Tran-Dube. Xalkori® originally was developed for the inhibition of a gene known as c-Met. After Dr. Hiroyuki Mano, a Japanese researcher, showed a potential role of ALK in NSCLC (Nature 2007), the clinical team at Pfizer quickly moved to evaluate Xalkori® in patients who had ALK-positive NSCLC.
The National Inventor of the Year Award fosters the spirit of American innovation and highlights the protection offered by the patent system. The Award honors recent American inventors, having gone previously to inventors of the Jarvik Seven Artificial Heart, Bose speaker technology, Powercore® LED technology and other patented breakthrough inventions.
Members of the media can arrange to attend the December 5 ceremony by contacting Alison Baker at 202-507-4504.
About IPO Education Foundation
Intellectual Property Owners Education Foundation, a non-profit subsidiary of Intellectual Property Owners Association (IPO), was established in 2005 to educate the public on the importance of intellectual property rights to the economy.
Donations to the foundation are tax deductible to the extent allowed by the law. To find out more about IPO Education Foundation programs or to make a donation, visit www.ipoef.org or call 202/507-4500.
SOURCE Intellectual Property Owners, Inc. Back to top
Xalkori è stato approvato con un test diagnostico in che aiuterà a determinare se un paziente ha il gene anomalo ALK, un primo nel suo genere test genetico chiamato ALK Vysis Dividi Probe Kit FISH. E 'il secondo tale terapia mirata approvato dalla FDA quest'anno.
Questo gene ALK anomalia provoca lo sviluppo del cancro e la crescita. Circa l'1 per cento al 7 per cento di quelli con NSCLC hanno il gene ALK anomalia. I pazienti con questa forma di tumore al polmone sono tipicamente non-fumatori. Xalkori agisce bloccando alcune proteine chiamati chinasi, tra cui la proteina prodotta dal gene ALK anormale. Xalkori è una pillola due volte al giorno come un singolo agente di trattamento.
"L'approvazione di Xalkori con un test specifico consente la selezione dei pazienti che hanno maggiori probabilità di rispondere al farmaco", ha detto Richard Pazdur, MD, direttore dell'Ufficio dei prodotti farmaco oncologico nel Centro della FDA per la valutazione della droga e della Ricerca. "Le terapie mirate come ad esempio Xalkori sono opzioni importanti per il trattamento di pazienti affetti da questa malattia e potrebbero concludersi con meno effetti collaterali."
Xalkori sicurezza e l'efficacia sono state stabilite in due multicentrico, a braccio singolo iscrizione studi per un totale di 255 pazienti con stadio avanzato ALK-positivi NSCLC. Un campione di tessuto polmonare di un paziente del cancro sono stati raccolti e testati per il gene ALK anomalia precedenti l'arruolamento dello studio. Gli studi sono stati progettati per misurare tasso di risposta obiettiva, la percentuale di pazienti che hanno avuto il cancro ritiro totale o parziale. La maggior parte dei pazienti negli studi avevano ricevuto una precedente chemioterapia.
In uno studio, il tasso di risposta obiettiva è stata del 50 per cento con una durata mediana della risposta di 42 settimane. In un altro, il tasso di risposta obiettiva è stata del 61 per cento con una durata mediana della risposta di 48 settimane.
La FDA ha basato la sua approvazione del ALK Vysis Dividi Probe Kit PESCE su dati provenienti da uno degli studi.
Xalkori è stato rivisto nell'ambito del programma di priorità della FDA revisione, che prevede un accelerato revisione semestrale di farmaci che possono offrire importanti progressi nel trattamento o che offrono un trattamento quando non esiste una terapia adeguata.
Xalkori è stato approvato nell'ambito del programma di approvazione accelerata della FDA, che permette l'agenzia di approvare un farmaco per curare una malattia grave sulla base di dati clinici che dimostrano che il farmaco ha un effetto su un endpoint che è ragionevolmente in grado di predire un beneficio clinico per i pazienti. Il programma è progettato per offrire ai pazienti un accesso più rapido ai nuovi farmaci promettenti, seguita da ulteriori studi per confermare beneficio clinico del farmaco. Xalkori e il compagno Vysis ALK Dividi Kit sonda FISH sono stati approvati prima del settembre del farmaco 30, 2011, l'FDA rivedere data obiettivo e la diagnostica compagno 'settembre 28, 2011, revisione meta data.
"La tendenza in oncologia la ricerca continua verso terapie mirate", ha detto Alberto Gutierrez, Ph.D., direttore dell'Ufficio di Valutazione In dispositivo diagnostico in vitro e Sicurezza nel Centro della FDA per i dispositivi e la salute radiologica. "Questo test è un esempio del ruolo importante diagnostica compagno di gioco nel determinare che i trattamenti più sicuri e più efficaci sono tempestivamente consegnati ai pazienti che vivono con malattie gravi e pericolose per la vita".
Gli effetti indesiderati più comunemente riportati nei pazienti trattati con Xalkori inclusi disturbi della vista, nausea, diarrea, vomito, gonfiore (edema) e costipazione. Disturbi della vista compresa disabilità visiva, lampi di luce, offuscamento della vista, mosche volanti, visione doppia, sensibilità alla luce, e di difetti del campo visivo. Uso Xalkori è stato anche associato con infiammazione del tessuto polmonare (polmonite), che può essere pericolosa per la vita. I pazienti con polmonite correlata al trattamento in modo permanente dovrebbe interrompere il trattamento con Xalkori. Il farmaco non deve essere utilizzato in donne in gravidanza.
Nel luglio 2011, l'FDA ha emesso un settore progetto di orientamenti sulla politica dell'agenzia per rivedere un compagno di diagnostica e la terapia farmacologica corrispondente. La guida è attualmente disponibile per un commento pubblico.
Xalkori è commercializzato da New York City-based Pfizer. La ALK Vysis Dividi Kit sonda FISH è commercializzato da Abbott Molecular Inc. di Des Plaines, Illinois
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Crizotinib
(krih-ZOH-tih-nib)
This page contains brief information about crizotinib and a collection of links to more information about the use of this drug, research results, and ongoing clinical trials. US Brand Name(s): Xalkori FDA Approved: Yes
FDA Approval for Crizotinib Use in Cancer
Crizotinib is approved to treat:
Non-small cell lung cancer that is locally advanced or has metastasized (spread to other parts of the body). It is used in patients who have a certain type of chromosome change that affects the anaplastic lymphoma kinase (ALK) gene.
Crizotinib is also being studied in the treatment of other types of cancer. More About Crizotinib
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Xalkori: A Revolution in Lung Cancer Treatment Ben Leach Published Online: Tuesday, August 30, 2011 Print Email
Xalkori (crizotinib) product boxWhile smoking and lung cancer have always been closely linked, recent advances in research have begun to unravel the genetic code behind the disease. Pfizer is revolutionizing treatment for lung cancer patients by targeting the genetic mutations that cause a rare form of this disease called non–small cell lung cancer (NSCLC).
Xalkori (crizotinib), an oral medication used to treat ALK-positive patients with late-stage NSCLC, was approved by the FDA on Friday. In a teleconference on Tuesday, a team of Pfizer’s researchers and lung cancer specialists explained that even though the drug treats a limited number of lung cancer patients, the drug will only go to the patients who stand to benefit from the drug, thereby maximizing its efficiency by eliminating mass use of the drug in populations where it is not effective.
Estimates vary on exactly how many NSCLC patients exhibit the ALK mutation. Data presented at the American Society of Clinical Oncologists meeting earlier this year placed the estimate somewhere around 8%, while Pfizer’s estimates put that number closer to 3% to 5%. At the teleconference, Mark G. Kris, MD, chief of the Thoracic Oncology Service at Memorial Sloan-Kettering Cancer Center in New York City, said that between 6000 and 11,000 patients in the United States with the ALK mutation are diagnosed annually.
To identify which patients are best served by Xalkori, patients are required to undergo a genetic test. The Vysis ALK Break Apart FISH Probe Kit, developed by Abbott Laboratories, is the first test of its kind to identify patients with an abnormal ALK gene. The test will cost about $250 to administer to each patient, roughly in line with similar genetic testing kits, according to Garry Nicholson, President and General Manager of the Pfizer Oncology Business Unit.
Despite being able to only help a minority of lung cancer patients, the specialists at the conference suggested widespread testing. “I would caution against any kind of patient profiling,” Kris said. “I think, in general, you need to test everyone [with lung cancer].”
Xalkori logoRepresentatives from Pfizer estimated that each month of therapy will cost a patient $9600. Patients take Xalkori orally twice daily. A maximum dosage has not been determined, but some patients who started taking Xalkori during clinical trials have been taking the drug for more than a year.
The drug’s approval was based on a number of encouraging studies. Earlier this year, the drug showed marked antitumor activity in a study presented at the 14th World Conference on Lung Cancer in Amsterdam. In early phase II results from the single-arm, open-label PROFILE 1005 trial, 51% of 133 patients who had undergone prior chemotherapy who were treated with crizotinib exhibited an overall response, including 1 patient who experienced a complete response. At 12 weeks into the trial, the disease control rate was 74%, indicating that a proportion of participants achieved stable disease, or partial or complete responses.
Further studies confirmed crizotinib’s effectiveness in treating patients with NSCLC. Two multicenter trials enrolling 255 patients with late-stage ALK-positive NSCLC demonstrated 50% and 61% median objective response rates and mediation duration of response of 42 and 48 weeks, respectively.
However, no one from Pfizer could provide any estimates on how Xalkori affects a patient’s overall survival. Mace Rothenberg, MD, Senior Vice President of Clinical Development, and Medical Affairs in the Oncology Business Unit at Pfizer, said studies to assess how the drug affects overall survival and progression-free survival are currently underway, but no data are available yet, as the trials are currently ongoing.